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Rivoluzione Familiare: l’adozione come diritto reale

L’associazione Apple Pie: l’amore merita LGBT+ è l’ideatrice di Rivoluzione Familiare, campagna di sensibilizzazione per il riconoscimento del diritto all’adozione per persone single e coppie omosessuali.

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In Italia la Legge n. 184 del 4/05/1983 “Diritto del minore ad una famiglia” riconosce il diritto all’adozione a coppie coniugate, per chi è single è prevista la possibilità di adottare in casi particolari, quando, cioè il minore si trovi nelle condizioni indicate dall'articolo 3, comma 1, della legge n. 104 del 05/02/1992: “È persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all'esito della valutazione di base.” Nel 2011 c’è stata una apertura (!) da parte della Cassazione, verso l’adozione da parte di persone single, con la previsione della possibilità “(…) nel concorso di particolari circostanze (...)”.

 

Nessuna possibilità è stata, ad oggi, riconosciuta per coppe omosessuali. Il tema ha solo dato vita ad accesi dibattiti che hanno dato spazio alla visione secondo cui la famiglia derivi solo da coppie eterosessuali nonostante questo sia stata più volte confutato da medici e realtà come l’associazione italiana di psicologia secondo cui i bambini per crescere bene hanno bisogno di un ambiente familiare sano che prescinde dal sesso e dal numero dei genitori. Tanti i Paesi che riconoscono il diritto all’adozione anche a coppie dello stesso sesso, accade in Svezia, Spagna, Regno Unito, Islanda, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca, in Germania è riconosciuta, dal 2005, la possibilità di adozione del figlio del partner. È ora di prendere appunti di civiltà da questi paesi!

 

Estendere i diritti a tutti, non toglie nulla a nessuno, avere pari diritti può solo migliorare la condizione di tante persone che ci stanno intorno. La nostra è una battaglia di civiltà che abbiamo chiamato Rivoluzione Familiare: non c’è pregiudizio che tenga!

 

Attraverso Rivoluzione familiare vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica, la società civile e la politica tutta, sull’urgenza di estendere il concetto di famiglia, di allargare la platea legittimata ad adottare, anche a coppie omosessuali e a single, aldilà del loro orientamento sessuale e identità di genere. In Italia, come in tutto il mondo avanzato, vige il principio del superiore interesse del bambino, da tutelare in ogni formazione sociale, e le evidenze scientifiche ci dicono che persone single o coppie Lgbt+ sono in grado di fornire a un bambino il giusto apporto materiale ed emotivo, al pari delle coppie etero. La psicologia ha messo in evidenza già da tempo che a garantire lo sviluppo equilibrato e sereno di un bambino non sia tanto il provenire da una cosiddetta famiglia tradizionale, quanto la qualità dell’ambiente familiare, qualunque esso sia, e delle relazioni affettive che in esso si generano.

 

È l’amore che crea una famiglia, non sono la carne il sangue ma il cuore a renderci genitori e figli. I tanti minori in attesa di essere adottati hanno lo stesso desiderio di quanti per lo Stato italiano non potrebbero essere dei buoni genitori, un buon esempio per i bambini, eppure sono animati dallo stesso desiderio: amare ed essere amati. Se un diritto non è per tutti diventa un privilegio per pochi. 

Di seguito le parole di una coppia che ha aderito con speranza ed entusiasmo a Rivoluzione familiare:


Siamo Siro e Jimmy, una coppia che ha condiviso 18 anni di vita insieme e che è unita civilmente da 9. La nostra storia è un viaggio di crescita, condivisione e, soprattutto, una lotta per i diritti. Da sempre desideriamo diventare genitori, un sogno che ci ha spinto a intraprendere una strada piena di ostacoli legislativi in Italia. Dopo un po’ di anni della nostra relazione, abbiamo immaginato come sarebbe stata la nostra vita con un bambino. Abbiamo parlato di come avremmo voluto educarlo, trasmettergli i nostri valori e la nostra cultura. "Vogliamo dare amore e un ambiente sicuro ad un bambino che ne ha bisogno", diciamo spesso. Questo è ciò che ci motiva.

 

Purtroppo, in Italia la legge non ci consente di adottare. Questo divieto ci ha spinto a cercare vie alternative per realizzare il nostro sogno. Con il supporto dell'Associazione Apple Pie: l'amore merita LGBT+, aderendo alla campagna Rivoluzione Familiare, abbiamo preso una decisione audace: presentare un’istanza di adozione al tribunale minorile di Napoli. Siamo stati la prima coppia a farlo. Volevamo dimostrare che l'amore e la capacità di essere genitori non hanno nulla a che fare con l'orientamento sessuale.

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Ecco alcune immagini che noi di Apple Pie realizziamo per l'evento.

Le nostre aspettative inizialmente erano alte, anche se poi negli ultimi tempi, per la comunità LGBTQIA+, le cose non si sono messe benissimo. Sappiamo che la strada sarà lunga e ancora più difficile, ma non ci lasciamo scoraggiare. Speriamo che la nostra iniziativa possa contribuire a cambiare le cose in Italia, aprendo la porta a future generazioni di coppie e single desiderosi di adottare.

 

La nostra iniziativa non è solo per noi, ma anche per tutte le coppie e i single che aspirano a diventare genitori, speriamo di riuscire a sensibilizzare l'opinione pubblica e di spingere per un cambiamento legislativo. La nostra storia è un esempio di come l’amore possa superare le barriere imposte dalla società e dalla legge. Il nostro viaggio verso la genitorialità è una testimonianza di coraggio e determinazione, un richiamo a una maggiore inclusione e a una riforma delle leggi italiane. Mentre continuiamo a lottare per il nostro sogno, speriamo che la nostra esperienza possa ispirare altri a non arrendersi, a credere che il cambiamento sia possibile e che ogni famiglia, indipendentemente dalla sua composizione, meriti di essere riconosciuta e sostenuta.

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