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Immagine del redattoreSamantha Leone

Non è un paese per mamme. Prima parte: il rialzo dell’IVA

Per la maturità, scrissi una tesina sul “doppio”. La collegai benissimo a tutte le materie: avevo Pirandello con le maschere per italiano; la luna e le fasi lunari per scienze; addirittura, con un ardito volo pindarico, arrivai al diodo a semi conduttori per fisica. Per storia piazzai dentro Giolitti che, con il suo nomignolo Doppia Faccia, faceva tanto villain dei supereroi. Ma perché Doppia Faccia? Perché, senza entrare nei particolari, con il Nord adottava una politica morbida e democratica, e con il Sud un’altra più conservatrice.


Ebbene, mentre cambiavo il pannolino a mia figlia ho pensato: ma come può questo governo del fate-almeno-due-figli-sennò-siete-delle-poracce essere così attaccato alla famiglia ma aumentare l’IVA sui prodotti per l’infanzia?


Potrei soffermarmi anche sulla dualità della tanto auspicata famiglia tradizionale promossa da una premier (neo)single con prole, ma lascio stare perché alla fine ognuno a casa sua fa come gli pare e, più che altro, ciò che davvero mi chiederei è come ha fatto a starci insieme tutti questi anni con un affare del genere. Quindi, fatti suoi.


Ciò che mi preme è la proposta di rincaro per i prodotti dell’infanzia.

Figura 1

Pannolini


Ohhh, beh che dire. Che siano normali o a mutandino, usa e getta o lavabili, in cotone, bambù o propilene: i pannolini servono. Servono dal giorno 0 – devi esserne già munita quando ancora a pancia gonfia vai in ospedale a partorire, perché non tutti te li forniscono – fino a su per giù 2/3 anni (per le madri che ragionano solo in mesi diciamo che lo spannolinamento va dai 24 ai 36 mesi). E te ne servono in quantità industriali, all’inizio anche 10 al giorno se tuo figlio è come uno di quei bambolotti che come mangia la fa, fino ad arrivare a 5 al giorno quando è più grande. Quindi, se facciamo una media di 7 pannolini al giorno per una trentina di mesi in tutto ti serviranno all’incirca 6.300 pannolini.


Cosa prevede la manovra di bilancio del 2024? L’aumento dal 5% al 22% di IVA.

Figura 2

Seggiolini auto


È un optional averlo? No. È obbligatorio per legge fino ai 12 anni o ai 150cm di altezza.


E pure qui, mica ce ne sta uno solo in commercio. Ci sono diversi gruppi di omologazione stabiliti dalle normative: 0, 0+, 1, 2, 3. E li trovi anche in varie combinazioni: 0+/1 oppure 2/3 oppure 1/2/3 e via dicendo. A che corrispondono questi numeri? Alle varie fasce di peso o di altezza del bimbo perché no, un seggiolino non è per sempre ma va cambiato. E considerando che stiamo parlando di un dispositivo per la sicurezza in auto di un bambino, è chiaro che non si andrà al risparmio.


Cosa prevede la manovra di bilancio del 2024? L’aumento dal 5% al 22% di IVA.


Latte artificiale


Il primo che mi dice “sì ma puoi allattare invece di dare il latte artificiale” gli do un calcio che lo mando sulla Luna. Ovviamente, in questo caso, non tutti i bambini ricorrono al latte in formula. Ma c’è chi non riesce ad allattare, o deve smettere in corso per problematiche preesistenti e chi -mettetevi seduti perché lo shock potrebbe essere forte- non vuole farlo.


E in questi casi? Si ricorre al latte artificiale in polvere o liquido. Il che equivale a dire, un salasso. Specie poi, se come nel mio caso, il piccolo fagottino amoroso ha il reflusso o altri disturbi: per queste evenienze esiste un latte speciale, ovviamente dal costo più alto!


E come funziona il latte artificiale? Anche qui, ce ne sono di diversi tipi. Intanto, c’è latte 1, 2 e 3, da cambiare ogni tot mesi in quanto hanno diverse formule e composizioni che lo rendono più simili al latte materno nelle varie fasi di crescita. Ma poi, appunto, ci sono anche il latte 0 per i prematuri, e le formule speciali per stipsi, reflusso, allergie, coliche, e quant’altro.


Ma tu non sai all’inizio se tuo figlio ha il reflusso, e quindi? E quindi compri cartoni di latte per poi dartelo in faccia perché a lui non piace o gli fa venire il vomitino e quindi devi provarne un altro.


Poi, ricorda, la comodità si paga: quindi, se compri l’artificiale liquido già pronto, che quando devi uscire di casa basta che te lo sistemi già nel biberon e sei a posto, lo paghi di più rispetto alla tortura della polvere che ti devi portare l’acqua a 70 gradi per sterilizzarlo, e poi agitato non mescolato (perché ai piccoli James Bond in fasce piace così), e poi fatto scendere a 37 gradi per evitare l’ustione.


Quindi, anche in questo caso… wow, che lusso e che culo usare l’artificiale. Alziamogli un po’ l’IVA: dal 5 al 10%.


Per farvi capire ogni quanto mangiano questi piccoli esseri e quindi ogni quanto bisogna essere pronti col latte artificiale, vi metto qua sotto la prova della mia mania di segnarmi i pasti della mia belva. Sono solo quelli del primo mese di vita eh? Mica ve li metto tutti!

Però oh, almeno per questo ultimo aspetto la soluzione c’è: invece del latte diamo il tartufo ai nostri figli che quello sì che sta al 5%!


Rimando ai link:
- Figura 1 
- Figura 2

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