50 anni di Dungeons and Dragons
Nel 2024 Dungeons and Dragons compie 50 anni e da sempre rappresenta un universo in cui l’immaginazione e la creatività sono illimitati. Oggi, D&D, come il genere letterario fantasy nel corso della seconda metà del ‘900, funge da testa d’ariete per le tematiche legate all’inclusività LGBTQIA+.
Diversità e l’inclusività sono diventate temi centrali in D&D. I giocatori possono ora esplorare e creare identità di genere e orientamenti sessuali diversi attraverso i loro personaggi, generando un ambiente di gioco più accogliente e inclusivo. Questo cambiamento non è solo un passo avanti per D&D, ma per l’intera industria dei giochi e videogiochi. Rappresenta un impegno a riflettere la diversità del mondo reale all’interno di universi fantastici. Questo permette ai giocatori LGBTQIA+ di vedersi rappresentati e di esprimersi liberamente.
Creare personaggi inclusivi
Ci sono molti personaggi famosi LGBTQIA+ in D&D:
Kristen Applebees: Un personaggio della serie Fantasy High, interpretato dall’attore e produttore non binario Ally Beardsley. Kristen sta venendo a patti con la sua sessualità come lesbica1.
Fig Faethe: Un altro personaggio principale queer di Fantasy High1.
Missy: Uno gnomo Warlock presentato nel manuale "Queer We Go Again!"2.
Astarion: Un alto elfo ladro dal videogioco della Larian Studios “Baldur’s Gate III”
Inoltre, il manuale del giocatore incoraggia i giocatori a pensare al di fuori delle nozioni binarie di sesso e genere. Ad esempio, si potrebbe giocare un personaggio femminile che si presenta come un uomo, un uomo che si sente intrappolato in un corpo femminile, o una nana barbuta che odia essere scambiata per un maschio3. Un esempio di uomo che è intrappolato in un corpo femminile si possono vedere i video su Youtube di sessioni di gioco del gruppo InnTale, dove un elfo uomo di nome Galgit è stato intrappolato per magia in un corpo di donna umana. Ovviamente questi sono solo alcuni esempi della gamma infinita di personaggi che si possono creare e interpretare all’interno delle sessioni di gioco.
Iniziative dei creatori di D&D della Wizards of the Coast
I creatori di Dungeons and Dragons hanno compreso il cambiamento del panorama della cultura geek, il suo passaggio alla consapevolezza mainstream, e il suo potenziale ruolo in questa metamorfosi critica1.
Jeremy Crawford, lead designer e managing editor per Dungeons and Dragons presso la società madre Wizards of the Coast, ha sottolineato il fatto che il team di progettazione ha eseguito uno sforzo concertato per aumentare l’inclusività1. Wizards of the Coast sta prendendo misure per garantire una vera inclusività e diversità nel gioco: “Dungeons & Dragons insegna che la diversità è forza, perché solo un gruppo diversificato di avventurieri può superare le molte sfide che una storia di D&D presenta”, ha scritto l’azienda sul suo blog2.
Inoltre, i membri del team di produzione e progettazione del gioco hanno descritto gli sforzi per andare oltre gli stereotipi e attrarre più giocatori, tra cui donne, persone di colore e persino studenti delle scuole medie3.
I creatori hanno intrapreso diverse iniziative per promuovere l’inclusività nel gioco:
Rilascio di nuovi libri: Wizards of the Coast ha lavorato per rendere Dungeons & Dragons più inclusivo con ogni nuova uscita1. Il manuale aggiuntivo “Tasha’s Cauldron of Everything” ha ampliato le regole su come personalizzare il gioco, aggiungendo più opzioni di personalizzazione per i personaggi dei giocatori1.
Lettori di sensibilità: Hanno introdotto l’uso di lettori di sensibilità nei libri di Dungeons & Dragons come parte del processo creativo2.
Ricerca di nuovi talenti: Si sono impegnati a cercare proattivamente nuovi talenti diversificati per unirsi al loro staff e al loro pool di scrittori e artisti freelance2.
Promozione della diversità: Hanno promosso la diversità come forza, sottolineando che solo un gruppo diversificato di avventurieri può superare le molte sfide che una storia di D&D presenta3.
Conclusione
Infine, l’inclusività della comunità LGBTQIA+ in D&D segna un passo importante verso un futuro di giochi di ruolo più accoglienti e diversificati. Nonostante ciò, questo cambiamento non avverrà senza sfide. Alcuni giocatori esprimono preoccupazioni riguardo alla politicizzazione dei giochi. Tuttavia, è importante ricordare che l’inclusività è una questione politica e di rispetto delle differenze. Dungeons and Dragons ha dimostrato che i giochi di ruolo possono essere uno spazio sicuro per l’esplorazione dell’identità, arricchendo l’esperienza di gioco e incoraggiando l’accettazione e l’empatia nella vita reale.
Non vediamo l’ora di vedere quali nuove storie e avventure ci riserveranno i nuovi capitoli di D&D e i nuovi manuali che sono in uscita a settembre.