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Il governo “disarma” Kiev, ma si arma contro la democrazia. E la sinistra?

Sarei stato anche ben disposto a esprimermi in modo favorevole verso il governo per aver votato no, nel parlamento europeo, al punto della risoluzione riguardante la possibilità da parte di Kiev di usare le armi occidentali contro la Russia. Se lo stesso governo non stesse usando le istituzioni come armi per fare sciacallaggio politico contro le opposizioni a causa dell'alluvione in Emilia Romagna, in vista delle prossime regionali. E se, soprattutto, non si stesse armando con leggi securitarie, approvate alla Camera, per assicurare il carcere a chiunque occupi strade e piazze anche per manifestazioni pacifiche. Uno Stato di Polizia che ci avvicina inesorabilmente proprio alla Russia illiberale, di cui sopra.

Diliff, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Ma che fine ha fatto lo Stato di Diritto e la tradizione liberale? E che fine ha fatto la sinistra? Politici e giornalisti cosa fanno, tacciono? Scendiamo in piazza finché possiamo: è l'appello dell'Unità. Anziché essere divisi e litigare persino su quei missili a lungo raggio offerti all'Ucraina, che spalancano le porte a ulteriori scenari di guerra, ben peggiori di quelli a cui stiamo già assistendo e contro cui, presto, non saremmo neppure più liberi di manifestare.

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