Il fenomeno migratorio più che un problema, potrebbe diventare una risorsa a cui attingere in termini di convenienza politica e sociale.

Il Parlamento europeo approva il rapporto sulla politica di difesa comune, ma i partiti italiani si spaccano.

Il 15 marzo 2025, a Roma, la manifestazione pro-UE ha riacceso il dibattito sulla sua unità, ma anche polemiche su una visione eurocentrica.

Un manifesto che prefigurava un’Europa capace di superare i nazionalismi e condizionare democraticamente l’uscita dal nazifascismo.

Alla sinistra il coraggio e la lungimiranza di una frattura euroamericana per pensare un futuro radicato nei suoi ideali originari.

Non capire che la situazione geopolitica attuale è tesissima e minare alla credibilità dell’Italia in Europa non è solo cinico ma eversivo.

Sostenere la difesa comune europea, ben diversa da un riarmo a livello nazionale non era forse la linea del Pd alle elezioni europee 2024?

ReArm Europe è la nuova agenda bellicista che la comunità intende sottoscrivere e in palese contraddizione rispetto al suo vero spirito.

Il 15 marzo a Roma si manifesterà per l’Europa e il dibattito è aperto: quale futuro per l’UE nel mondo instabile di oggi? Pace o riarmo?

Gli Europei sono cresciuti all’ombra di un sogno: di libertà, uguaglianza, fraternità. Era il sogno dei padri costituenti, il sogno europeo.

Creare presunte minacce per giustificare guerre e aumenti della spesa militare: la stessa tattica usata dai nazisti per ottenere il consenso

Trump ha sospeso gli aiuti all’Ucraina. In risposta l’Unione Europea ha annunciato il “ReArm Europe”, un piano per la difesa Europea.

Davvero la politica è solo «dicotomia amico-nemico» oppure, come credeva Platone, una forma di speranza?

Dopo le parole di Trump su Zelensky, occorre che Meloni dismetta ogni forma di ambiguità: è in gioco la sua credibilità internazionale.

L'amministrazione Trump sta mostrando plasticamente la vittoria delle élites miliardarie USA, lui non rappresenta la politica ma il potere.

Il vero messaggio è un altro: le democrazie sono inutili, d’ora in poi deve prevalere la legge del più forte, senza controlli e limiti.